Scontro tra Confindustria e Cgil su inflazione e salari. Landini duro: “Inaccettabili le parole di Bonomi”.
ROMA – E’ scontro tra Confindustria su Cgil e salari. Bonomi ha avanzato la proposta dagli industriali, ma questa è stata immediatamente bocciata dai sindacati. Un braccio di ferro che potrebbe complicare (e non poco) la vita del premier Draghi su questo argomento. Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà un vertice a Palazzo Chigi per trovare un accordo oppure si continuerà sulla strada dello scontro.
Bonomi: “Se vogliono innalzare i salari subito la strada sono i contratti di produttività addizionali a quello nazionale”
La discussione è nata dopo la proposta di legare l’aumento salariale agli accordi sulla produttività e non al contratto nazionale. Immediata, come detto, la frenata dei sindacati per evitare un potere d’acquisto ridotto perché il nuovo accordo rischia di non tenere conto dell’inflazione.
“Non è vero. Il prezzo dell’energia c’è – ha precisato Bonomi riportato da La Repubblica – e viene spalmato nel tempo per evitare scarti bruschi come quello attuale rendano l’indice ballerino. Se si vogliono innalzare i salari la strada è quella di contratti di produttività in ogni impresa addizionali a quello nazionale“. Parole chiare da parte del numero uno degli industriali, ma da parte dei sindacati non c’è nessuna apertura.
La replica di Landini
Landini ha risposto a Bonomi parlando di “dichiarazioni inaccettabili e fatte in un Paese dove la maggioranza dei lavoratori è in imprese dove la contrattazione non c’è, se non sono contratti nazionali si pongono il problema di aumentare il valore dei salari questo vuol dire accettare la riduzione dei salari“.
Parole che sembrano allontanare un’intesa in questo momento, ma non si esclude un intervento da parte del premier Draghi per provare a ricucire questo strappo e consentire ai due leader di arrivare ad un compromesso.
